giovedì 26 marzo 2009

Delirio da Invero freddo e piovoso

Oggi, mentre ero al lavoro, sarà stato l'effetto delle prime giornate veramente calde, sarà la voglia di uscire da questo inverno che ormai è diventato solo fastidioso, tra i nubifragi di Novembre e il freddo di Febbraio, che improvvisamente la mia mente malata, tra un rilievo e l'altro, ha partorito quest'idea arrivata all'improvviso e che, senza avere nulla a che vedere con Cad, GIS, GPS e teodoliti, si è comunque insinuata dentro la mia materia grigia e sembra non volersene andare fino al giorno del suo compimento: Sardegna!
Così ho subito sottoposto l'idea al comitato etico-scientifico composto dagli illustrissimi Dott. L'ho Pijata e il Prof. BPro che si sono dimostrati subito entusiasti dell'idea. Perciò si è deciso che il biondissimo frascatano si occuperà di fare il preventivo delle spese da affrontare, che si aggirerà intorno alle 450 cucuzze (anche 400) e di fare i biglietti del traghetto per non sovraccaricare il già stressato neo-millesimato, causa i suoi recenti trascorsi a dir poco....movimentati. Io come al solito mi sono occupato della parte stradarola un po' perchè conosco ormai la terra Sarda e un po' perchè, modestia a parte, nell'organizzare i percorsi ormai ho una certa esperienza.
Ecco dunque le strade che, per il secondo anno consecutivo, DOVREBBERO avere l'onore di essere calpestate dalle ruote della Tuono.

La vacanza durerà 4 giorni e, da Olbia (città di arrivo, a meno che non si riesce a beccare un traghetto per Arbatax), ci dirigiamo dritti sparati verso il cuore della Sardegna, la Barbagia, percorrendo tutta la SS389 e passando per Nuoro da dove si continua sul vecchio tracciato della Statale di cui sopra fino a Fonni, località già vista lo scorso anno, per poi proseguire sulla SP7 passando per i paesi di Belvì, Aritzo e Seulo dove ci aspetta uno dei motivi principali di tutta la vacanza: L'Agriturismo Ticci dove lo scorso anno ho lasciato il cuore.....e il fegato! 250Km circa per cominciare.
Il secondo giorno lasceremo l'agriturismo scarichi di bagagli e ogni altra cosa che possa impedirci di guidare come si deve, alla volta della parte occidentale della Barbagia che già l'anno scorso avevo avuto l'occasione di vedere, mentre il terzo giorno sarà occupato dalla gita sulla costa orientale all'altezza del golfo di Ororsei, cala Gonone etc. per poi rientrare alla base visitando prima, la chiesa di S.Pietro sull'altopiano del Golgo e dopo un centinaio di kilometri il valico Correboi (1200m circa s.l.m.). Il quarto giorno sarà una fotocopia del primo con destinazione quindi, il porto di Olbia, dove ci sarà un traghetto che ci riporterà dritti verso la città eterna sperando, nel frattempo, di aver appagato i nostri istinti racing ma soprattutto la voglia di una sana uscita tutti insieme tra derapate, ginocchia quasi a terra e gomme chiuse e non.
Questo potrebbe chiamarsi delirio da inverno freddo e piovoso, una malattia sempre più diffusa tra i motociclisti (veri); la cura?: prendete uno shaker e versate dentro sole, asfalto perfetto, una moto che scalpita, gomme bi o tri-mescola di ultima generazione e il gioco è fatto. Servite il tutto ben caldo per portare a temperatura le gomme stesse altrimenti vi perderete il più bello, Buon Viaggio!

2 commenti:

Ale ha detto...

Da paura Carlè!!!
Veramente un'idea fantastica. Altro che delirio da inverno freddo è piovoso, è un'illuminazione della materia grigia..
Vi penserò dalla città eterna.

Buon viaggio...e che l'adrenalina sia con voi

Sara ha detto...

Bella! Quando partite? Che meraviglia le uscite con la compagnia del vikingo dei csatelli!

Per uno strano scherzo del destino mi sono sfascita una gamba con la moto appena sistemata per la nuova stagione che a sua volta ora è sfasciata come la mia gamba.
Quindi per un po' penderò dalle due labbra per sentirmi ancora in sella e su una bellissima strada piena di curve e un po' meno accanto alla sella sull'asfalto della capitale...Ahahahhahah!

Attendo con ansia le tue storie di moto per rimepire una stagione che molto probabilmente salto in pieno in attesa che moto e gamba tornino agli antichi splendori....tanto torno, il killer si ripropone sempre...un po' come i peperoni dopo cena.