martedì 28 aprile 2009

Lo spettacolo, quello vero

Domenica è andato in scena il terzo appuntamento del mondiale Superbike 2009 sul circuito olandese di Assen e, come da previsioni, è stata una gara fantastica sotto tutti i punti di vista. Alla fine il verdetto della pista è stato favorevole al pilota giapponese Haga, ma soprattutto alla Ducati che si è confermata davvero la moto che va più forte di tutte. Il pilota nipponico infatti si è piazzato secondo in Gara1 e primo in Gara2 fortificando il proprio vantaggio sull'americano Ben Spies che comunque, secondo me, rimane il pilota più spettacolare di tutta la rassegna con la sua giuda "abbastanza" sporca ma molto produttiva e con quei gomiti sempre alti come un difensore centrale vecchia maniera che in piena area di rigore si prepara a saltare su un calcio d'angolo avversario, come a voler dire: "se vi svvicinate questi gomiti ve li do' in bocca!". Fantastico.
Altra segnalazione và fatta per il pilota inglese Leon Haslam che non ha certo avuto paura davanti a questi due mostri quando, a metà gara, ha addirittura infilato l'esperto americano con una freddezza e una velocità da vero campione, e quando ha ingaggiato un duello spettacolare per il secondo posto con lo stesso Spies a 2 giri dal termine.
Gara2 è stata un po' meno spettacolare anche per l'uscita di scena immediata dell' americano, per una caduta alle prime curve quando era primo (scivolata sull'erba sintetica dopo il cordolo) e per la "non-partenza" di Biaggi causa un guasto alla frizione(a detta di Aprilia)che poteva dire la sua per il podio, essendo arrivato quinto in Gara1 con una buonissima prestazione.
Come al solito quindi, la Superbike, si conferma essere di gran lunga il prodotto che crea più spettacolo di tutti gli altri sul panorama televisivo tra venerdì e domenica.
Con una Formula1 (è il caso di dire) "imbottigliata" nel traffico delle sue regole(tra diffusori e Kers sta diventando sempre più prevedibile), la MotoGP nella quale i prototipi sembrano correre su un binario invisibile (non derapano neanche a calci) e un prodotto Calcio che....vabbè mi fermo qui per carità.
La Superbike sembra rimanere uno spettacolo più genuino nella quale gli interpreti non se la mandano a dire, dentro e fuori la pista, non risparmiando sportellate a 200 orari e gomiti alti nella più totale normalità, senza che nessuno inorridisca per un gestaccio o un "vaffanculo" di troppo.
Speriamo siolo che duri.