domenica 2 novembre 2008

Roma, Castelluccio di Norcia

Itinerario III

Principali Località incontrate: Roma, Rieti, Monte Terminillo, Leonessa, Cascia, Norcia, Castelluccio, Forca Canapine, Rivodutri, Rieti, Roma.
Lunghezza: 370Km circa
Durata: 1 giorno
Difficoltà: Media

E' da un po' che non metto mano al Blog e che fosse per pigrizia o per mancanza di tempo non lo ricordo fattostà che sta sera 10 feb 2009, dopo circa 4 mesi di inattività, riprendo a scrivere, ovviamente di moto e di strade.
Per cominciare come avevo terminato lo faccio inserendo un itinerario percorso un paio di mesi fà e che mi è piaciuto particolarmente per l'aspetto dei paesaggi incontrati, per la qualità della strada, soprattutto in termini di traiettorie, un po' meno per quanto riguarda la qualità dell'asfalto che si sa, per trovarlo che soddisfi il palato di noi motociclisti, in Italia, o si punta la bussola verso Nord oppure bisogna prenotare un biglietto sul traghetto.....ovviamente direzione Sardegna.

Visto l'alto numero di km (da percorrere in 1 giorno invernale quindi con meno ore di sole), la gita deve necessariamente cominciare presto perciò ci diamo appuntamento alle 8.30 alla solita area di servizio Settebagni sull'Autostrada A1, appena usciti da Roma.
Come al solito arrivo prima di tutti, causa la mia sindrome da impazienza, tipica del viaggiatore su 2 ruote, e sono sceso dalla moto da neanche 5 min quando, dalla rampa di uscita dell'A1, vedo comparire Luca e Matteo sulle loro 2 Horne600, entrambe nere (e che se non fosse per qualche piccolo particolare continuerei a confondere in continuazione) che vengono verso di me e alzano il braccio in segno di saluto.
Il viaggio quindi può cominciare con me che apro la fila, Luca (accompagnato da Rita, la sua dolce metà) e subito dietro Matteo a chiudere la fila. Affrontiamo la solita e ormai conosciutissima Salaria verso Rieti fin dove, praticamente, è come inserire il pilota automatico, addormentarmi e svegliarmi solo per fermare la moto e farla ripartire ai semafori (peraltro sempre rossi) di Monterotondo Scalo.
In 40 min siamo a Rieti dove il tempo è fantastico: freddo ma bello (ennesimo record negativo per quelli de "ilmeteo.it" che davano un tempo variabile: non c'era neanche una nuvola!). Percorriamo quindi tutta la galleria, dopo la quale siamo direttamente sulla Salaria per l'Aquila dove, fortunatamente, non restiamo per molto, anzi lasciamo subito per uscire verso il Monte Terminillo e la SR4Bis: la salita non può essere più gratificante per le nostre anime corsarole: l'asfalto infatti, considerando la stagione invernale e quindi le basse temperature a circa 1700m s.l.m., si mantiene sempre freddo ma non tanto umido. Arrivati in cima a Pian de' Valli percorriamo tutto l'anello che la SR4Bis descrive intorno ad una cima minore, a Sud del Terminillo, da dove si gode di una vista straordinaria su Rieti sulla quale uno strato di nuvole grigiastre si è posato come un grosso lenzuolo per proteggerla dai raggi solari, ed evitarne così un risveglio prematuro. Qui ci fermiamo per fare la prima piccola sosta dall'inizio della gita e per far divertire Luca, che non vede l'ora di tirare fuori e mostrarci con un certo orgoglio, il suo ultimo acquisto: una reflex nuova di zecca dall'obbiettivo che sembra un cannone!
Ripartiamo immettendoci sulla SP10 dove, una serie di tornanti, ci porta fin sotto la cima del Terminillo per poi ridiscendere verso valle in direzione Leonessa. Qui l'asfalto è irregolare e pieno di buche e dobbiamo procedere molto lentamente per non incappare in fastidiosi avvallamenti che ci fanno sobbalzare dalla moto. La strada ci porta all'interno di una foresta di quercie e faggi che, con l'autunno, hanno perso il colore verde, tingendosi di quel tipico marrone porpora di cui ora si è tinta anche la strada sottostante, per via delle foglie ormai cadute, il che rende lo spettacolo davvero suggestivo.
Subito dopo Leonessa ci immettiamo nella SS471 che, dopo un inizio tutto rettilinei a pendenza nulla, ci fà cominciare a ballare in modo molto piacevole, alternado tratti più veloci, con curvoni da 80-90Km/h a tratti con curve più lente e tornanti. Superiamo così, prima Cascia, poi Norcia e subito cominciamo a salire di fino ai 1500 m circa, quota alla quale si trova la piana, percorrendo la SS685, fino ad arrivare al valico di Forca Canapine che si affaccia proprio sul Pian Grande e dal quale si può scorgere in lontananza a Nord, il paese di Castelluccio di Norcia e a Nord-Est, la cima del Monte Vettore che, con i suoi 2400m circa, si erge maestoso a guardia del piccolo altopiano. Percorriamo quindi un pezzo di strada a ritroso per svoltare ad un incrocio e attraversare la piana (dove ci fermiamo e spengiamo i motori per gustarci il silenzio nella quale è immersa) che ci condurrà verso il piccolo borgo umbro dove ci fermiamo per uno spuntino a base di "ciauscolo"(un salamino tipico della zona davvero niente male, il cui condimento è a base di finocchiella, come ci spiega minuziosamente il proprietario del chiosco).

Al ritorno percorriamo la stessa strada fatta eccezione per il tratto che passa sul Terminillo (che potrebbe essere ghiacciato), al quale preferiamo la strada che da Leonessa porta direttamente a Rieti e che, se non fosse per la troppa umidità, sarrebbe divertentissima.
Così dunque, finisce questa gita, una delle pochissime (ma anche una delle più belle) che ho fatto quest'anno, causa i continui ed improvvisi "buchi" al mio conto in banca, ma soprattutto a causa del maltempo che, da settembre ad ora non ci ha dato un attimo di tregua, con continui ed ininterrotti temporali, in questo inverno eccezionale, di esondazioni sfiorate, di rincontri poco o molto graditi sulla rete, di gol straordinari in fuorigioco, di manifestazioni di piazza per morti dignitose non concesse. Ma forse queste, sono davvero altre storie.


4 commenti:

Sara ha detto...

Felicissima di vedere che hai ricominciato a scrivere. Sapere che avevi, per fortuna solo momentaneamente, fermato la stesura del blog mi era parecchio dispiacuto.
Sta mattina, vedendo che avevi lasciato un commento al mio blog, non so, avevo quasi la sensazione, che andando sul tuo link avrei trovato una sorpresa: "sta a vede' che carletto ha riaperto il blog!"...ed è stato proprio così!
Complimenti, come al solito, post bellissimo....adoro leggere delle tue, o nostre (quando partecipo) storie in moto. Soprattutto quando sono così ben scritte.
Effettivamente è stato un inverno sfortunato per noi motociclisti...pioggia pioggia pioggia! E solo pioggia...inoltre io ho avuto la moto ferma per vari guasti da settembre a metà gennaio...posso solo dire che forse, mi si è fermata al momento giusto.
Grande Carletto....continua così, attendo nuovi itinerari, in attesa, della bella stagione e di nuovi giri in moto...speriamo che quando riuscirò a riunirmi a voi mi ricordi come si fa a "provare" a starti dietro senza morire....ad agosto avevo raggiunto un livello quasi discreto...vai a vedere adesso cosa è successo alla mia memoria motociclistica, secondo me si è del tutto arrugginita!
Sara

CARLO ha detto...

ahahahhahah.....sensazione confermata!
ma quale arrugginita, un paio de giri e rivai da paura!!
ma ora Ornella ora è a posto vero??
dai che quando smette sta pioggia ricominciamo!!
Ciauuuuu!!!

Unknown ha detto...

Bella Carle,
che dire, ho ancora vivissimi in mente quei bellissimi momenti passati insieme, bellissima giornata, paesaggi mozzafiato e strada divertentissima, insomma un vero toccasana per un motociclista il tutto accompagnato da una compagnia speciale e soprattutto da prelibatezze mangerecce del posto. Ti faccio i miei complimenti per il blog davvero ben fatto e aspetto quanto prima di rifare un altro bel giretto insieme ciao Luca

Ale ha detto...

Bentornato!!!
Grazie per avermi fatto fare un bel giro...certo nel mio caso solo a livello di fantasia, però il post ha reso l'idea.

Oggi fa freddo, ma il cielo è azzurro e c'è il sole...e che sia di buon auspicio per la tua prossima uscita in moto.

Bacioni Zac.