mercoledì 2 luglio 2008

Io e la moto

La mattina mi alzo alle 6.15, faccio colazione con latte e cereali (solo da qualche tempo perchè prima la facevo al bar dell'azienda), mi lavo i denti, do' una pettinata a quel cespuglio di capelli che ho in testa, scendo in garage, prendo l' auto(mentre aspetto che si scalda sollevo il telo e le do' uno sguardo, la saluto), arrivo alla stazione del treno, il mitico FM3 Orte-Fiumicino, alle 7.40 arrivo in azienda, controllo la posta, mi metto a lavorare in attesa dei colleghi che arriveranno dopo cira 0.45 min e con loro scendo per prendere un caffe' che mi dia una svegliata. Poi si comincia con il vero lavoro: primo briefing con i progettisti(...ah dimentcavo io sono disegnatore, topografo e...insomma un tuttofare...) quindi inizio a disegnare fino alle 10.45, quando tutti insieme andiamo a prendere un caffe', mi rimetto al pc fino alle 12.45 quando vado a prendere qualcosa per riempire lo stomaco al bar dell'azienda, dove mi rifaccio gli occhi con la barista, una ragazza davvero graziosa. Quindi risbatto la mia brutta faccia davanti al pc, dove staro' fino alle 16.10 circa quando esco per riprendere il solito FM3 che mi riportera' a casa, o meglio alla macchina che poi mi riportera' al garage dove, risollevo il telo e le do' ancora una volta uno sguardo per rendermi conto se è vero che è ancora lì.
Sbrigo le faccende del giorno, spesa,pulizie di casa, giri per la citta' per conto di mio padre o per conto mio con un altro malato come me di nome Roberto (o bebbo come si fa chiamare l'altra personalita' che vive in lui) fino verso le 20.00. Mi preparo la cena (oppure no, dipende se mi va), poi mezz'ora al pc e poi sono cotto.
Cosi' per 5/6 giorni la settimana (da qualche tempo piu' 6 visto che il sabato do' una mano a mio padre e mia madre nell'attivita' di famiglia nella loro casa in campagna) cioe' 312 giorni l'anno eccetto i 22 che mi faccio di ferie, fanno 290 giorni di massacro.
290 giorni l'anno vivo come un ombra, tutto mi sfugge via ai lati della faccia, persone, cose, volti che passano e se ne vanno con una velocita' impressionante tanto è che dopo 2 secondi gia' me li scordo. Un miscuglio tremendo di immagini insignificanti.
...Poi, negli altri 75 giorni, c'è qualcos'altro, qualcosa che non mi sarei mai aspettato...
Quei 75 giorni in cui mi alzo e faccio colazione come in tutti gli altri, ma stavolta, preparo borsa, casco, guanti, giacca, scendo in garage, le tolgo il telo, infilo il casco e.........comincio a sentire il mio respiro e niente altro e mi sorprende capire che è l'unica volta che lo riesco a sentire....poi salgo su, giro la manopola e l'aria comincia a entrare da sotto il casco e mi lambisce prima la mandibola e poi le guance e poi arriva al naso e su tutto il viso....in quel momento sento che sono vivo anche io.