Domenica è andato in scena il terzo appuntamento del mondiale Superbike 2009 sul circuito olandese di Assen e, come da previsioni, è stata una gara fantastica sotto tutti i punti di vista. Alla fine il verdetto della pista è stato favorevole al pilota giapponese Haga, ma soprattutto alla Ducati che si è confermata davvero la moto che va più forte di tutte. Il pilota nipponico infatti si è piazzato secondo in Gara1 e primo in Gara2 fortificando il proprio vantaggio sull'americano Ben Spies che comunque, secondo me, rimane il pilota più spettacolare di tutta la rassegna con la sua giuda "abbastanza" sporca ma molto produttiva e con quei gomiti sempre alti come un difensore centrale vecchia maniera che in piena area di rigore si prepara a saltare su un calcio d'angolo avversario, come a voler dire: "se vi svvicinate questi gomiti ve li do' in bocca!". Fantastico.
Altra segnalazione và fatta per il pilota inglese Leon Haslam che non ha certo avuto paura davanti a questi due mostri quando, a metà gara, ha addirittura infilato l'esperto americano con una freddezza e una velocità da vero campione, e quando ha ingaggiato un duello spettacolare per il secondo posto con lo stesso Spies a 2 giri dal termine.
Gara2 è stata un po' meno spettacolare anche per l'uscita di scena immediata dell' americano, per una caduta alle prime curve quando era primo (scivolata sull'erba sintetica dopo il cordolo) e per la "non-partenza" di Biaggi causa un guasto alla frizione(a detta di Aprilia)che poteva dire la sua per il podio, essendo arrivato quinto in Gara1 con una buonissima prestazione.
Come al solito quindi, la Superbike, si conferma essere di gran lunga il prodotto che crea più spettacolo di tutti gli altri sul panorama televisivo tra venerdì e domenica.
Con una Formula1 (è il caso di dire) "imbottigliata" nel traffico delle sue regole(tra diffusori e Kers sta diventando sempre più prevedibile), la MotoGP nella quale i prototipi sembrano correre su un binario invisibile (non derapano neanche a calci) e un prodotto Calcio che....vabbè mi fermo qui per carità.
La Superbike sembra rimanere uno spettacolo più genuino nella quale gli interpreti non se la mandano a dire, dentro e fuori la pista, non risparmiando sportellate a 200 orari e gomiti alti nella più totale normalità, senza che nessuno inorridisca per un gestaccio o un "vaffanculo" di troppo.
Speriamo siolo che duri.
martedì 28 aprile 2009
lunedì 20 aprile 2009
Panem et circenses
Da oggi inauguro una nuova rubrica nella quale riproporrò frasi (storiche) e pensieri (a dir poco esilaranti) di alcuni individui con i quali vengo a contatto nella mia giornata lavorativa. E così verranno svelati arcani calcistici, segreti di stato, scelte della politica moderna, intere discussioni sulla vita privata dei calciatori, opinioni sui bilanci di società quotate in borsa e tanto altro....benvenuti signori nel fantastico mondo del qualunquismo, nella capitale del sarcasmo, nel regno del giudizio da bar all'italiana! Il tutto discusso con i maggiori esperti di calcio, finanza e politica che il panorama romano mette a disposizione.
Il primo argomento che affrontiamo oggi, manco a dirlo, è il calcio, in cui i nostri esperti si cimentano ormai da anni, suggerendo, strategie di mercato alle varie società:
"...a fà lo stadio a Roma c'ha provato Cragnotti e non c'è riuscito, c'ha provato Viola e non c'è riuscito; ao, questo ce sta a riuscì, evidentemente Lotito se sa' muove bene..."
"...il problema della Roma lo sai qual'è? è che si enfatizza solo quello che si vuole enfatizzà..."
"...a livello mediatico la Roma è avvantaggiata rispetto alla Lazio, c'ha tutte le televisioni e la stampa a favore..."
"...guarda che il futuro economico della Roma dipende da 'ste ultime 6 giornate perchè se và in champions bene sennò so' cazzi..."
"...il calcio è finito da quando ce sta la legge Bosmann..."
...eccezionale, sentite che poesia...
Discorsi da bar che nei vari carrozzoni/aziende italiane potete ascoltare soprattutto il lunedì mattina, dopo il w.e. calcistico oppure il giovedì mattina dopo il mitico mercoledì di coppa.
A volte mi domando: cosa hanno nella testa, segatura? ma poi sono consapevole che alle mie spalle, mentre sto scrivendo, c'è Montecitorio, che ha già risposto alla mia domanda: Panem et circenses.
Il primo argomento che affrontiamo oggi, manco a dirlo, è il calcio, in cui i nostri esperti si cimentano ormai da anni, suggerendo, strategie di mercato alle varie società:
"...a fà lo stadio a Roma c'ha provato Cragnotti e non c'è riuscito, c'ha provato Viola e non c'è riuscito; ao, questo ce sta a riuscì, evidentemente Lotito se sa' muove bene..."
"...il problema della Roma lo sai qual'è? è che si enfatizza solo quello che si vuole enfatizzà..."
"...a livello mediatico la Roma è avvantaggiata rispetto alla Lazio, c'ha tutte le televisioni e la stampa a favore..."
"...guarda che il futuro economico della Roma dipende da 'ste ultime 6 giornate perchè se và in champions bene sennò so' cazzi..."
"...il calcio è finito da quando ce sta la legge Bosmann..."
...eccezionale, sentite che poesia...
Discorsi da bar che nei vari carrozzoni/aziende italiane potete ascoltare soprattutto il lunedì mattina, dopo il w.e. calcistico oppure il giovedì mattina dopo il mitico mercoledì di coppa.
A volte mi domando: cosa hanno nella testa, segatura? ma poi sono consapevole che alle mie spalle, mentre sto scrivendo, c'è Montecitorio, che ha già risposto alla mia domanda: Panem et circenses.
giovedì 26 marzo 2009
Delirio da Invero freddo e piovoso
Oggi, mentre ero al lavoro, sarà stato l'effetto delle prime giornate veramente calde, sarà la voglia di uscire da questo inverno che ormai è diventato solo fastidioso, tra i nubifragi di Novembre e il freddo di Febbraio, che improvvisamente la mia mente malata, tra un rilievo e l'altro, ha partorito quest'idea arrivata all'improvviso e che, senza avere nulla a che vedere con Cad, GIS, GPS e teodoliti, si è comunque insinuata dentro la mia materia grigia e sembra non volersene andare fino al giorno del suo compimento: Sardegna!
Così ho subito sottoposto l'idea al comitato etico-scientifico composto dagli illustrissimi Dott. L'ho Pijata e il Prof. BPro che si sono dimostrati subito entusiasti dell'idea. Perciò si è deciso che il biondissimo frascatano si occuperà di fare il preventivo delle spese da affrontare, che si aggirerà intorno alle 450 cucuzze (anche 400) e di fare i biglietti del traghetto per non sovraccaricare il già stressato neo-millesimato, causa i suoi recenti trascorsi a dir poco....movimentati. Io come al solito mi sono occupato della parte stradarola un po' perchè conosco ormai la terra Sarda e un po' perchè, modestia a parte, nell'organizzare i percorsi ormai ho una certa esperienza.
Ecco dunque le strade che, per il secondo anno consecutivo, DOVREBBERO avere l'onore di essere calpestate dalle ruote della Tuono.
La vacanza durerà 4 giorni e, da Olbia (città di arrivo, a meno che non si riesce a beccare un traghetto per Arbatax), ci dirigiamo dritti sparati verso il cuore della Sardegna, la Barbagia, percorrendo tutta la SS389 e passando per Nuoro da dove si continua sul vecchio tracciato della Statale di cui sopra fino a Fonni, località già vista lo scorso anno, per poi proseguire sulla SP7 passando per i paesi di Belvì, Aritzo e Seulo dove ci aspetta uno dei motivi principali di tutta la vacanza: L'Agriturismo Ticci dove lo scorso anno ho lasciato il cuore.....e il fegato! 250Km circa per cominciare.
Il secondo giorno lasceremo l'agriturismo scarichi di bagagli e ogni altra cosa che possa impedirci di guidare come si deve, alla volta della parte occidentale della Barbagia che già l'anno scorso avevo avuto l'occasione di vedere, mentre il terzo giorno sarà occupato dalla gita sulla costa orientale all'altezza del golfo di Ororsei, cala Gonone etc. per poi rientrare alla base visitando prima, la chiesa di S.Pietro sull'altopiano del Golgo e dopo un centinaio di kilometri il valico Correboi (1200m circa s.l.m.). Il quarto giorno sarà una fotocopia del primo con destinazione quindi, il porto di Olbia, dove ci sarà un traghetto che ci riporterà dritti verso la città eterna sperando, nel frattempo, di aver appagato i nostri istinti racing ma soprattutto la voglia di una sana uscita tutti insieme tra derapate, ginocchia quasi a terra e gomme chiuse e non.
Questo potrebbe chiamarsi delirio da inverno freddo e piovoso, una malattia sempre più diffusa tra i motociclisti (veri); la cura?: prendete uno shaker e versate dentro sole, asfalto perfetto, una moto che scalpita, gomme bi o tri-mescola di ultima generazione e il gioco è fatto. Servite il tutto ben caldo per portare a temperatura le gomme stesse altrimenti vi perderete il più bello, Buon Viaggio!
Così ho subito sottoposto l'idea al comitato etico-scientifico composto dagli illustrissimi Dott. L'ho Pijata e il Prof. BPro che si sono dimostrati subito entusiasti dell'idea. Perciò si è deciso che il biondissimo frascatano si occuperà di fare il preventivo delle spese da affrontare, che si aggirerà intorno alle 450 cucuzze (anche 400) e di fare i biglietti del traghetto per non sovraccaricare il già stressato neo-millesimato, causa i suoi recenti trascorsi a dir poco....movimentati. Io come al solito mi sono occupato della parte stradarola un po' perchè conosco ormai la terra Sarda e un po' perchè, modestia a parte, nell'organizzare i percorsi ormai ho una certa esperienza.
Ecco dunque le strade che, per il secondo anno consecutivo, DOVREBBERO avere l'onore di essere calpestate dalle ruote della Tuono.
La vacanza durerà 4 giorni e, da Olbia (città di arrivo, a meno che non si riesce a beccare un traghetto per Arbatax), ci dirigiamo dritti sparati verso il cuore della Sardegna, la Barbagia, percorrendo tutta la SS389 e passando per Nuoro da dove si continua sul vecchio tracciato della Statale di cui sopra fino a Fonni, località già vista lo scorso anno, per poi proseguire sulla SP7 passando per i paesi di Belvì, Aritzo e Seulo dove ci aspetta uno dei motivi principali di tutta la vacanza: L'Agriturismo Ticci dove lo scorso anno ho lasciato il cuore.....e il fegato! 250Km circa per cominciare.
Il secondo giorno lasceremo l'agriturismo scarichi di bagagli e ogni altra cosa che possa impedirci di guidare come si deve, alla volta della parte occidentale della Barbagia che già l'anno scorso avevo avuto l'occasione di vedere, mentre il terzo giorno sarà occupato dalla gita sulla costa orientale all'altezza del golfo di Ororsei, cala Gonone etc. per poi rientrare alla base visitando prima, la chiesa di S.Pietro sull'altopiano del Golgo e dopo un centinaio di kilometri il valico Correboi (1200m circa s.l.m.). Il quarto giorno sarà una fotocopia del primo con destinazione quindi, il porto di Olbia, dove ci sarà un traghetto che ci riporterà dritti verso la città eterna sperando, nel frattempo, di aver appagato i nostri istinti racing ma soprattutto la voglia di una sana uscita tutti insieme tra derapate, ginocchia quasi a terra e gomme chiuse e non.
Questo potrebbe chiamarsi delirio da inverno freddo e piovoso, una malattia sempre più diffusa tra i motociclisti (veri); la cura?: prendete uno shaker e versate dentro sole, asfalto perfetto, una moto che scalpita, gomme bi o tri-mescola di ultima generazione e il gioco è fatto. Servite il tutto ben caldo per portare a temperatura le gomme stesse altrimenti vi perderete il più bello, Buon Viaggio!
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